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Fulvio Marchese

 

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Si può spiegare che diversificare è indispensabile?

2021-01-25 19:38

Fulvio Marchese

Si può spiegare che diversificare è indispensabile?

Spiegare questi benefici non è facile ma bisogna farlo. Sempre

Pubblicato il 21/09/2016 su facebook: vai al post per ulteriori commenti

Il rapporto Consob recentemente pubblicato è impietoso: solo il 6% degli intervistati comprende il beneficio della diversificazione negli investimenti. Spiegare questi benefici non è facile ma bisogna farlo. Sempre

Concentrare tutto il proprio patrimonio finanziario su un solo mercato o, addirittura, in una singola attività finanziaria è un errore da non commettere. Si deve ragionare a livello di portafoglio e non di singola attività finanziaria per capire il beneficio della diversificazione.

Dal momento che, infatti, non tutte le attività finanziarie e non tutti i mercati si muovono all’unisono, ossia nella stessa direzione e con la stessa intensità... si presenta – e va sfruttata – l’opportunità di combinare fra loro, a livello aggregato di portafoglio, attività caratterizzate da diversi possibili comportamenti in modo tale da eliminare una parte del rischio.

La matematica finanziaria, del resto, insegna che il rischio di un portafoglio non è la semplice media ponderata dei rischi relativi agli asset presenti in portafoglio in quanto un ruolo importante viene giocato dalla correlazione, ossia dal legame che esiste tra i comportamenti delle diverse attività finanziarie tra loro. Combinando attività finanziarie poco correlate fra loro si riduce il rischio di portafoglio migliorando il rischio/rendimento.

Proprio la diversificazione, del resto, è uno dei principali motivi dell’enorme successo del risparmio gestito.
Nella foto la rappresentazione grafica del comportamento fatto registrare in termini di rischio (calcolato come deviazione standard annualizzata, su una serie storica di 17 anni) di cinque diversi mercati azionari: l’azionario Europa,l’azionario Nord America, l’azionario Pacifico, l’azionario paesi emergenti e, infine, l’azionario Globale.

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Come si evince chiaramente dal grafico, il mercato azionario mondiale (che è la sommatoria di tutti gli altri mercati azionari presi in considerazione) è meno volatile di tutte le sue singole componenti; questo ci offre la prova del fatto che il rischio di portafoglio non è semplicemente la media ponderata dei rischi delle sue componenti ma, laddove esistano delle correlazioni inferiori all’unità tra le diverse componenti del portafoglio stesso (ovvero esistano dei mercati che si muovono in controtendenza l’uno rispetto all’altro) il rischio complessivo si riduce grazie al beneficio derivante dalla diversificazione di portafoglio.

Quanto elaborato in questo post è una mia libera riesposizione di parte di questo articolo:
http://www.quantalys.it/.../article_I_principi_base_della...