Pubblicato il 07/03/2018 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Nel blog di Pension Partner, Charlie Bilello comincia questo articolo così:
"Facciamo finta di aver vissuto in un bunker da febbraio 2009 senza accesso al mondo esterno. Esci dal bunker nel febbraio 2018 e ti vengono presentati i seguenti fatti:
1) L'espansione economica degli Stati Uniti è in atto da otto anni e mezzo, la terza più lunga nella storia a 102 mesi.
2) Il tasso di disoccupazione americano è passato dal 10% di ottobre 2009 al 4,1% di gennaio 2018. Questo è il livello più basso dal 2000.
3) I libri paga non agricoli (Non-farm payrolls) sono stati positivi per 88 mesi consecutivi, di gran lunga la serie più lunga della storia (il record precedente era di 48 mesi).
Dato questo scenario, dove ti aspetteresti sia il Federal Funds Rate?
Se hai detto 4%, 5% o superiore, ti sbaglieresti.
Sarebbero state tutte buone ipotesi dato il precedente storico prima del 2009, ma il periodo da allora è stato tutt'altro che normale.
Il tasso dei fondi federali si attesta oggi in un intervallo da 1,25% a 1,50%. Per mettere tale intervallo in prospettiva, è ancora al di sotto del Fed Funds Rate al momento del fallimento di Lehman Brothers (2,00%), quando l'economia degli Stati Uniti era nel mezzo della peggiore recessione dalla Grande Depressione."
Non sono mai stato un economista, né ne ho, sinceramente, degli economisti, grande considerazione sulle previsioni. Però ho passato una parte della mia vita pensando di poter, in qualche modo, prevedere, non dico gli alti e bassi di borsa ma almeno, largo circa, i cicli economici. Almeno i cicli! Caspita!
Insomma: non è mai troppo tardi per capire di essere stato stupido. Spero di essere riuscito ad abbandonare buona parte di questa stupidità, andando oltre. Quanto meno.