Pubblicato il 30/12/2017 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Nelle ultime ore di ogni anno, da anni, scrivo, per me, alcune note per soffermarmi sui punti di forza e sui punti di debolezza del lavoro nell'anno trascorso e rilanciare così l'attività professionale del nuovo anno...
Quest'anno ho, in più, come ricordo ed ispirazione, la traccia dei post scritti per la pagina.
L'articolo dell'ultimo numero 2017 di Plus del Sole 24Ore sulla miserrima percentuale dei Gestori attivi che riescono a battere il mercato nel lungo termine mi ha rammentato una lettura che ho recensito in questo post che Vi ripropongo.
https://www.facebook.com/.../a.16488.../1989004994705765/...
Il tutto per ri-sottolineare quanto stupido sia immaginare di impostare la storia dei propri investimenti sulla possibilità di scommettere sul cavallo vincente: titolo, asset class, mercato e/o Gestore.
Basta riflettere e si capisce che non possiamo immaginare di essere migliori, più bravi, della media... che persino nella scelta del Gestore si ha, professionisti e brands blasonati compresi, oltre l'80% di probabilità di sceglierne uno che si fa pagare per far peggio del mercato. Immaginate a far da soli meglio del 20% che ci riescono.
Quindi: capire che quello che pensiamo di sapere sui mercati sarà ininfluente sui risultati e che i migliori portafogli da costruire sono quelli che tentano di evitare questi pregiudizi è uno dei miei propositi per il 2018.