Pubblicato il 01/04/2019 su facebook: vai al post per ulteriori commenti
Che l'immobiliare italiano non sia salito nell'ultimo decennio è cosa risaputa. Vedere scritto "quanto" sia sceso fa impressione...
Vedremo il recovery period: sarà il ritorno alla normalità di una bolla durata decenni. E non è detto che sia finita qui: il numero di abitazioni in Italia è largamente superiore al fabbisogno dei residenti. Le nuove famiglie sono in diminuzione... etc etc... quindi la relazione domanda/offerta dell'asset non è positiva.
Sottolineo sempre le parole del compianto prof. Vaciago: "In assenza di particolare domanda (e in particolari zone), l'asset immobiliare cresce nel lungo termine al ritmo inflattivo del costo di costruzione".
L'immobiliare è un "real asset". Come tale va allineato e studiato per investirvi. I Gestori anglosassoni sono abituati ad inserirlo nelle asset allocation tramite i REITS. Non confondere la casa di proprietà per abitarvi. Detenere immobili "fisici" da investimento è una distorsione tutta italiana dovuta, come spiegato più volte, ad un fatto storico: l'Italia ha perso la guerra. Tutto ciò che non era "real asset" ha perso completamente o quasi valore. Denaro, azioni, obbligazioni, quote societarie sono sparite dalla quota periscopio degli investimenti del dopoguerra.
Ringrazio Marco Bigliardi - Consulente Finanziario che ha pubblicato la foto su Linkedin.